domenica 19 aprile 2020

461 - LA NAVE PIU' PAZZA DEL MONDO




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. Si svolge fra il 1943 e il 1945, ma la Marina Militare Americana l’ha tenuta segreta fino al 1958.

Il cacciatorpediniere USS William D. Porter (DD-579) detto “Willie Dee“ entra in servizio l’8 luglio 1943. Nonostante l’equipaggio, 125 marinai agli ordini del comandante Wilfred Walter, sia composto in larghissima parte da reclute alla prima esperienza in mare, la prima missione è segreta e molto importante: far parte del convoglio che scorta il presidente Roosevelt nell’Atlantico infestato dagli U-boat nazisti fino al Nord Africa per una conferenza con Stalin e Churchill. Il presidente col Segretario di Stato e le massime cariche politiche e militari, è a bordo della corazzata Iowa.

La Willie Dee parte col piede giusto: a Norfolk non completa la manovra per levare l’ancora, che sbatte impazzita sulla nave di fianco e ne demolisce mezza fiancata, oltre a causare danni consistenti al molo. Il comandante Walter si scusa imbarazzato via radio, e si affretta a raggiungere il convoglio. Il primo degli 8 giorni previsti per il viaggio, in una zona dove incrociano i sommergibili tedeschi, una forte esplosione rompe il silenzio. E’ allarme generale, con la quasi certezza di essere sotto attacco. Finché un messaggio radio di Walter “tranquillizza” tutti: “Scusate, una delle nostre bombe di profondità è accidentalmente caduta in acqua ed è esplosa, non ci sono danni”.

Poche ore dopo arriva una burrasca: un marinaio cade in mare. Le ricerche rallentano la navigazione. Non verrà più ritrovato. Indovinate da che nave è caduto? Passano poche ore e la Willie Dee chiama la Yowa via radio: in sala macchine c’è un’avaria, la nave deve rallentare. Il comandante, pesantemente redarguito, si scusa e promette di “migliorare la performance della nave“. A bordo il nervosismo è alle stelle.

Il giorno dopo al largo delle Bermuda il capitano della Iowa decide di mostrare a Roosevelt l’efficacia delle difese in caso si attacco, e avvia un’esercitazione che prevede il lancio di palloni sonda come bersagli dei cannoni, e una simulazione con i siluri. La Willie Dee segue a una certa distanza, ma Walter vuol dimostrare che il suo equipaggio non è poi così male. Spara a qualche pallone sonda, poi prepara un lancio di siluri, ovviamente disinnescati: fuori uno, fuori due, fuori tre… il rumore che segue è inconfondibile: no, il terzo siluro non era disinnescato, ed è partito. Il bersaglio, di default, è l’obiettivo più grosso nelle vicinanze, la Yowa: la Willie Dee ha appena sparato un siluro contro il presidente degli Stati Uniti.

Panico a bordo. Seguono 4 minuti di confusione totale: lanciare l’allarme? C’è il silenzio radio. I messaggi inviati da un marinaio terrorizzato sono incomprensibili. Il comandante alla fine decide di usare comunque la radio: “Siluro in acqua, virate a destra!”. La virata in extremis salva la Yowa, il siluro esplode a pochi metri senza fare danni. Pare che il presidente che l’ha visto arrivare gli abbia anche sparato contro con una pistola. Per la Willie Dee non ci sono scusanti, anzi il sospetto che a bordo ci sia più di un sabotatore è forte. La nave lascia il convoglio e sbarca alle Bermuda dove un plotone di marines scorta tutti in carcere. Seguono mesi di indagini e la conferma che tutto è stato causato solo da incompetenza. Il marinaio che ha rilasciato il siluro viene condannato a 14 anni di lavori forzati. Roosevelt lo grazierà.

La Willie Dee viene spedita in Alaska, dove non può far danni. All’ingresso di ogni porto trova gli equipaggi delle altri navi che la deridono al grido di “Non sparate, siamo repubblicani”. Tornata in servizio attivo, nella battaglia di Okinawa colpisce un aereo nemico che si inabissa e finisce per esplodere. Dove? proprio sotto la chiglia della nave, che cola a picco. Tutto l’equipaggio si salva. Una fine degna della Willie Dee: affondata da un aereo già abbattuto.
Guarda i video con la storia della Willie Dee.
 

 




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