Sembra
impossibile ma…
Fino
a pochi decenni fa il “blowing from a gun” era una pratica
diffusa in diversi Paesi del mondo. Si tratta di uno dei metodi di
esecuzione più cruenti e feroci mai ideati dalla mente dell’uomo.
In sostanza il condannato viene legato davanti alla bocca di un
cannone, fustigato e poi fatto saltare in aria con un colpo della
terribile arma. Di recente la stampa ha riportato la notizia di
un’esecuzione di questo tipo avvenuta in Corea del Nord, ma con
ogni probabilità si tratta di un fake propagandistico. Ciò che
invece è certo, è che Paesi considerati fra i più civili, come
Gran Bretagna e Portogallo, hanno abbondantemente utilizzato questo
metodo.
I
primi ad usare il cannone per eliminare i ribelli sono i sovrani
dell’impero Moghul in India nel sedicesimo secolo subito imitati
dai portoghesi che nei due secoli successivi lo importano nelle
colonie, dallo Sri Lanka al Brasile fino al Mozambico. Ma è l’impero
Britannico a farne un uso sistematico giustiziando a colpi di cannone
dai primi del settecento al 1871 centinaia di condannati. La pena è
prevista per chi si macchia del reato di ammutinamento. Nel 1857
scoppia la rivolta dei Sepoy, i soldati indiani della Compagnia
Britannica delle Indie Orientali, e la rappresaglia è terribile: le
esecuzioni col “blowing from a gun” non si contano.
Ecco
come George Carter Stent descrive l’esecuzione (chi è
impressionabile, salti il paragrafo): “Il prigioniero è legato a
un cannone con la parte superiore della schiena appoggiata alla sua
bocca. Quando il cannone fa fuoco la testa salta in aria per circa 10
metri, le braccia volano via a destra e sinistra e cadono a decine di
metri di distanza; la gambe si accasciano a terra sotto la bocca del
cannone, il corpo è letteralmente spazzato via, non se ne vede più
traccia. Al termine avvoltoi e cani si precipitano su pezzi di carne
e ossa sparsi ovunque nella piazza”. Dopo l’Impero Britannico la
pratica verrà usata in medio oriente. L’ultima esecuzione col
cannone di cui si ha notizia viene eseguita in Afghanistan nel 1929.
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