Sembra
impossibile ma…
Sui
giornali inglesi dell’ottocento non era difficile trovare annunci
come questo (pubblicato sul Courier nel 1810): “Cercasi giovane
uomo che desideri ritirarsi dal mondo e vivere come un eremita,
disposto ad impegnarsi con nobili o gentiluomini desiderosi di averne
uno”. E’ la moda dell’eremita da giardino o ornamentale,
persone che accettavano di vivere in eremi, grotte e giardini
rocciosi appositamente costruiti nelle dimore di ricchi proprietari
terrieri. Vestiti con rozze tuniche, avevano il compito di mostrarsi
agli ospiti del padrone di casa; talvolta erano tenuti a rispondere a
domande e dare consigli. In altri casi non comunicavano coi
visitatori, ma erano solo i personaggi di un diorama vivente. Un
contratto stabiliva il costo e la durata della prestazione.
A
lanciare la moda pare sia stato San Francesco di Paola che agli inizi
del XV secolo visse da eremita in una grotta nella proprietà di suo
padre e poi fu consigliere di Carlo VIII di Francia. E sono i nobili
francesi i primi a costruire residenze con cappelle in cui risiede un
asceta religioso. Ma è nell’Inghilterra dei secoli XVIII e XIX che
l’eremita ornamentale diventa trendy. E “niente delizia gli occhi
più di vedere un vecchio con una lunga barba grigia, vestito di
pelle di capra, dibattersi tra i disagi ed i piaceri della natura”.
Così
nel Lancashire un proprietario promette un vitalizio di 50 sterline
l’anno a chi accetti di trascorrere 7 anni in una grotta sotto
terra senza mai parlare e senza tagliarsi capelli, barba e unghie.
L’unico candidato resiste “solo” 4 anni. Nel Surrey un altro
annuncio richiede all’eremita di indossare pelli di capra, di
lasciar crescere capelli, barba, e unghie e il voto del silenzio
assoluto; in cambio fornisce una Bibbia, occhiali, un tappeto, un
cuscino, una clessidra, acqua, cibo e 100 sterline l’anno, ma solo
alla fine dei 7 anni concordati, altrimenti neanche uno scellino.
L’unico che accetta, è scoperto a bere birra in un pub e
licenziato dopo tre settimane. A fine ottocento la moda degli eremiti
da giardino è finita. A perpetuarne il ricordo, l’esercito di nani
e gnomi in gesso che ancora oggi adorna i peggiori giardini europei.
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