Sembra
impossibile ma…
La
milk art ha il suo Michelangelo. Che è una donna. Spiego. La milk
art è la tecnica per decorare cappuccini o bevande simili a base di
caffè e latte. A metà strada fra il richiamo pubblicitario e la
forma di espressione artistica, va di moda già da tempo nei bar di
mezzo mondo. L’ultima frontiera finora era la riproduzione di foto
con un’apposita stampante. Ma da Taiwan arriva il cappuccino 3D.
Chang
Kuei-Fang è la barista del My Cofi Caffè House nella città di
Kaihsiung, a Taiwan. E’ lei che ha inventato una tecnica di
scultura della schiuma dei cappuccini con la quale crea capolavori di
milk art. Un cappuccino cremoso, un pennello, coloranti ricavati da
caffè, frutta e cioccolato, l’immagine del soggetto da riprodurre.
A Chang non occorre altro per realizzare le sue richiestissime opere.
L’obiettivo di partenza era quello di creare immagini
tridimensionali: raggiungere questi risultati ha richiesto anni di
esercizio. Oggi la donna impiega in media 10 minuti e riesce a
realizzare qualunque immagine. Con il pennello lavora la schiuma, ma
servono precisione e polso fermo per creare i diversi strati che
danno quell’incredibile senso di profondità che è un po’ la sua
firma.
L’artista
è specializzata in animali domestici, ma cerca di soddisfare ogni
richiesta. Vanno molto le immagini repellenti come lo scarafaggio che
naviga nel latte, e quelle inquietanti come Samara di “The ring”
che esce dalla tazza. Il prezzo varia a seconda della difficoltà, ma
non supera i 20 euro, a meno che il cliente non voglia il proprio
ritratto, che richiede qualche euro in più. E il cappuccino, com’è?
Dicono sia buono, ma freddino, visto che la maggior parte dei
clienti, fra una foto e un video, si sofferma a lungo davanti alla
tazza, e prima che si decida a berlo fa passare anche un’ora.
Date
un’occhiata al video, ne vale la pena.
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