Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. Qualche tempo fa vi ho raccontato la storia di
Augustus Earle, pittore inglese abbandonato a Tristan de Cunha,
l’isola più remota del pianeta, distante più di 2000 km dalla
terra più vicina. E ho chiuso con la promessa di tornare sull’isola
per raccontarvi altre avventure. Come quella di Tommaso Corri.
Il
27 dicembre 1810 sull’isola deserta sbarcano dal brigantino Baltic
tre marinai: gli americani Jonathan Lambert e Andrew Millet e Tommaso
Corri, conosciuto anche come Thomas Curry. Corri ha una quarantina
d’anni ed è nato a Livorno; figlio di un locandiere, si è
imbarcato giovanissimo e dopo anni di mare ha deciso di fermarsi
sull’isola con i due compari per colonizzarla. Lambert è il capo,
con se ha portato semi, animali, verdure e alberi da frutto, ma
l’idea è quella di creare una stazione di rifornimento per navi di
passaggio. Il
4 febbraio 1811 Jonathan Lambert consegna a una nave in rotta per il
Brasile un proclama col quale si dichiara re dell'arcipelago,
attribuisce a Tristan il nome di Isola del Ristoro, e si dichiara con
astuzia alleato degli inglesi, che in questi mari sono padroni.
Il
5 marzo 1813 sbarcano sull’isola gli uomini della nave inglese
Semiramis per riconoscere la sovranità di Lambert. Ma trovano solo
Tommaso Corri, che già da un anno è rimasto l’unico abitante, e
quindi il re di Tristan da Cuhna. Al comandante racconta che gli
altri sono scomparsi in una battuta di pesca, poi fornisce altre
versioni contraddittorie. Le cronache dell’epoca descrivono Corri
come un avventuriero senza scrupoli, avido di denaro e amante del rum
e delle donne (con lui rimarrà una ex prostituta), insomma, un
pirata. Il comandante finge di credergli, e la nave riparte. Il
livornese è ufficialmente il re. Lo resterà per 4 anni, e nel
frattempo sull’isola decidono di fermarsi altri due americani, John
Tankard e John Telson. Anche loro spariranno nel nulla. Il re di
Tristan avrà solo un altro suddito, lo spagnolo Bastiano Comilla,
fino all’arrivo degli inglesi che il 15 agosto 1816 piazzano una
guarnigione sull’isola. Nei mesi successivi Corri è sempre
ubriaco, si paga le bevute con un fiume di monete d’oro: dove le
prende? Fra un boccale di rum e l’altro racconta di un tesoro,
sottratto a Lambert e sepolto fra due cascate. Secondo la relazione
degli ufficiali inglesi, Tommaso Corri, il re di Tristan de Cunha,
sarebbe morto per un’improvvisa emorragia il 21 gennaio 1817, un
attimo prima di rivelare il nascondiglio segreto. Se volete cercarlo,
il tesoro pare sia sempre lì. Ancora oggi l’unico modo di
raggiungere l’isola è in nave da Città del Capo: parte una volta
al mese e impiega una settimana.
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