lunedì 11 maggio 2020

498 - LA CITTA' DELLE PALME




Sembra impossibile ma…
A Los Angeles fino a poco più di un secolo fa non c’era una sola palma. Perché in così poco tempo ne sono state piantate così tante da diventare il simbolo della città?

Se con la macchina del tempo sbarchi nella Los Angeles del 1880, quello che trovi è una modesta cittadina di 8.000 abitanti in un’area desertica non lontano dal mare: altro che palmizi, qui non ci sono proprio alberi. Proprio in questi giorni però arriva la ferrovia, e con il treno, avventurieri e speculatori che intuiscono le potenzialità di questo territorio, lottizzano grandi aree di terreno, le mettono in vendita, e, per convincere possibili clienti a spostarsi sulla west coast vendono biglietti per il viaggio dal Midwest a un solo dollaro. Il sole c’è, i soldi cominciano ad arrivare, manca il verde.

Ma perché scegliere le palme, che non danno ombra, frutta o legno, e non combattono l'erosione? A parte poche specie autoctone, a importarle erano stati i missionari che, per festeggiare l’omonima Domenica, erano soliti piantarle intorno alle missioni. Ma in California arrivarono grazie… alla Costa Azzurra. Anche qui fino ai primi dell’800 erano rarissime. Furono viaggiatori e scrittori reduci dal Medio Oriente a lanciare la moda. Il clima ideale della Riviera ne favorì la crescita, e in breve divennero simbolo di ricchezza, lusso e vacanze. Per i turisti, specie britannici, era un vero brand. Che gli imprenditori californiani pensarono bene di cavalcare.

Le palme poi sono comode da trapiantare, hanno una radice sferica piccola e facile da scavare e trasportare, e per crescere richiedono solo acqua e sole. Inoltre Los Angeles fa ciò che nessuna città ha mai pensato di fare: colloca le palme lungo ogni strada, sistematicamente, dappertutto, dai grandi boulevard alle viuzze residenziali, dai parchi alle spiagge. E le piante prosperano, crescono anche nelle fessure dell’asfalto, più alte che in ogni altro luogo al mondo. Poi è arrivato il cinema, e le ha portate nelle nostra case: ogni film, ogni spettacolo, ogni red carpet ha i suoi palmizi. Si contano a centinaia di migliaia. E se lo scopo era creare un'immagine per la città nascente e convincere la gente a venire a Los Angeles, beh, missione compiuta: oggi gli “Angelenos”, se si considera l’area metropolitana, sono più di 10 milioni. 
 
 

 
 
 

 

 


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