Sembra
impossibile ma…
Un
bibliotecario indiano per tutta la vita ha donato l’intero
stipendio agli orfanotrofi, e anche oggi che è in pensione gira
direttamente ai poveri tutti i soldi che percepisce.
Palam
Kalyanasundaram è un anziano signore che vive da solo in una
piccolissima casa di Saidapet, vicino a Chennai nel sud dell’India.
Esile, in apparenza fragile, accoglie chi lo va a trovare con un
sorriso; la natura gli ha dato una voce acutissima, un falsetto che
al primo impatto suona anche ridicolo. Da ragazzo lo deridevano in
tanti, ma lui ha messo in pratica ciò che gli è stato insegnato
quando era ancora un bambino: “Fa in modo che la gente ascolti ciò
che dici, non la tua voce”.
Palam
nasce in un paesino del Tamil Nadu, perde il padre quando è ancora
un bambino e cresce con la madre, che gli insegna la gioia profonda
che può dare il servire i poveri. Con un master in letteratura e
storia diventa bibliotecario al Kumarkurupara Arts, ma ogni
giorno che passa scopre che la sua vera vocazione è dedicare la vita
ai bisognosi. Dopo aver donato tutto ciò che gli appartiene (casa,
mobili, abiti, gioielli), dorme in strada e nelle stazioni
ferroviarie per sperimentare cosa significa non avere niente. Il che
non lo distoglie dal proseguire, e bene, il suo lavoro di
bibliotecario (tanto da essere proclamato per un anno il migliore di
tutta l’India).
Per
non distogliersi dai suoi ideali non si sposa. Dopo 35 anni va in
pensione: in tutto questo tempo ha lavorato sodo per guadagnare più
soldi da donare ai bambini e ai bisognosi. Già, perché mese dopo
mese Palam non ha tenuto per se una singola rupia del suo stipendio;
una vita semplice, senza concedersi niente, con i due pasti al giorno
ottenuti lavorando anche come cameriere in un hotel.
Poi
la sua storia finisce sui giornali e fa il giro del pianeta. Riceve
premi prestigiosi, l’Onu lo cita fra i personaggi straordinari del
XX secolo, Cambridge lo onora come “Uomo fra i più nobili al
mondo”, viene nominato “Man of the millennium”; lui continua la
solita vita, devolve tutti i premi in denaro agli orfani, insieme a
tutta la sua pensione mensile. E la gente non ride più per la sua
voce, ascolta le sue parole semplici e gentili ma convinte: “Sono
assolutamente certo che se anche una sola persona farà la sua parte
per il bene sociale, il mondo non potrà che essere migliore”.
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