Sembra
impossibile ma…
Nascosta
nella campagna inglese del Wiltshire, a Horningsham, c’è una
piccola grande meraviglia: il Longleat Hedge Maze, un labirinto da
record. Il suo percorso (2,75 chilometri) è il più lungo del mondo.
Per
realizzarlo sono state utilizzate oltre 16000 siepi di tasso
tagliate a un’altezza di due metri e mezzo, su un tracciato che
comprende 6 ponti sospesi, una torre centrale, e una miriade di
trabocchetti e sentieri ciechi. Della manutenzione si occupano 20
giardinieri, che ogni 6 mesi rimodellano completamente le siepi. In
media serve un’ora e mezza per trovare l’uscita, ma spesso entra
in funzione un efficiente sistema di recupero per rintracciare chi si
è perso. Chiunque poi può partecipare alla sfida per trovare
l’uscita nel minor tempo possibile. Il record al primo tentativo è
di 20 minuti. Vietatissimi Gps e Smartphone. Il labirinto sorge al
centro un parco di 400 ettari vicino a un bosco di oltre1600,
proprietà dei marchesi di Bath dal 1541. L’attuale proprietario è
Alexander Thynn, settimo marchese di Bath, noto per lo stile di vita
eccentrico, la passione per le belle donne e i murales a luci rosse
dipinti sulle pareti della sua magione. Appassionato di labirinti, ne
aveva già fatti costruire 4 più piccoli, dedicati alla Luna, al
Sole, all’Amore e a Re Artù. Buon ultimo, ecco il Longleat Hedge,
cuore di un centro turistico che comprende un bioparco dove si
aggirano oltre 500 animali esotici.
Facciamo
un salto di mille miglia in direzione sud, ed eccoci a Fontanellato
di Parma, in piena pianura Padana, dove Franco Maria Ricci si è
fatto costruire nella sua tenuta un’altra meraviglia da record: il
labirinto del Masone, il più esteso del mondo con una superficie di
7 ettari. Il labirinto, realizzato con 200.000 bambù (i più alti
toccano i 18 metri), è il cuore di un parco culturale che ospita la
collezione d'arte di Ricci, mostre, concerti e una serie di attività
enogastronomiche. “I labirinti mi hanno sempre affascinato – dice
l’editore – e dopo averne discusso per tutta la vita con Italo
Calvino, Roland Barthes e Jorge Luis Borges, che ne era ossessionato,
decisi di costruirne uno tutto mio durante un soggiorno di 20 giorni
di quest’ultimo a casa mia”. L’architetto si è ispirato ai
labirinti raffigurati in due antichi mosaici romani, inserendo
trappole e bivi ulteriori in un percorso che disegna un’enorme
stella a 8 punte.
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