Sembra
impossibile ma…
C’è
un libro che è stato tanto popolare da diventare sinonimo
dell’intera Italia. E da dare il nome a un formaggio: “Il Bel
Paese”. Oggi del libro non si ricorda più nessuno, è rimasto il
formaggio.
L’autore
del bestseller, Antonio Stoppani, nasce a Lecco nel 1824, quinto di
15 figli. Laureato in geologia, nel 1848 viene ordinato sacerdote.
Nello stesso anno partecipa da protagonista alle 5 giornate di Milano
e si inventa un insolito mezzo di propaganda antiaustraca: progetta e
fabbrica tante piccole mongolfiere, palloni gonfiati di aria calda,
che volano dalla città e portano alle campagne notizie
dell’insurrezione invitando i contadini ad unirsi alla rivolta.
Tornata
la calma, ottiene una cattedra a Pavia e poi a Milano. Le sue lezioni
sono le più seguite, l’abate parla con semplicità e riesce a
farsi capire da tutti: una sorta di Piero Angela dell’epoca, che
sempre nel segno della divulgazione nel 1876 pubblica “Il Bel
Paese”. Il titolo richiama Dante “il bel paese dove il sì suona”
e Petrarca, “bel paese che Appennin parte e il mar circonda e l'
Alpe”. I contenuti sono una serie di conversazioni fra l’alter
ego dell’autore, un colto narratore, e i suoi numerosi nipotini,
che lo interrompono di continuo. Fra questi ultimi c’è una certa
Marietta: è l’allora bambina Maria Montessori, nipote dello
Stoppani. Quello che il sacerdote lombardo disegna è un viaggio da
Nord a Sud fra le bellezze naturali dell’Italia della seconda metà
dell’ottocento. Il linguaggio è comprensibile a tutti, il racconto
sempre concreto: del resto l’autore non ha mai nascosto il suo
disprezzo per Jules Verne, che con i suoi “Viaggi straordinari”
fa furore ovunque, anche in Italia: perché inventare avventure, dice
l’abate, quando la realtà e l’osservazione scientifica sono già
così sorprendenti?
Per
“Il Bel Paese” il successo è incredibile: dopo numerose
edizioni, entra anche nelle scuole. Quando Stoppani muore, nel 1891,
la sua opera è conosciuta da chiunque sappia leggere, da Aosta a
Ragusa. Per questo nel 1906 Egidio Galbani, che lancia un nuovo tipo
di formaggio, lo chiama Bel Paese. Su ogni forma rotonda, accanto
alla cartina d’Italia, appare il ritratto dell’abate Stoppani. Ci
rimarrà fino a pochi anni fa. Col tempo il libro è andato
dimenticato. Il formaggio invece lo trovate nei supermercati di mezzo
mondo.
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