Sembra impossibile ma…
Se
vi piace la cucina asiatica e non siete troppo schizzinosi potete
fare un salto in uno dei Modern Toilet Restaurant che stanno
spuntando come funghi nelle downtown delle più grandi metropoli
orientali. Modern Toilet è una catena di ristoranti a tema nati di
recente a Kaohsiung, nel cuore di Taiwan: il successo è stato tale
che oggi sono già 12 i locali di questo tipo in funzione a Taiwan e
a Hong Kong, ma la moda si sta espandendo e presto saranno aperte
nuove sedi a a Macao e Kuala Lumpur, in attesa di poter mangiare
comodamente (?) seduti su un water anche dalle nostre parti.
E’
difficile raccontare un Modern Toilet Restaurant, se non altro per la
scelta dei termini. Per averne un’idea, date un’occhiata ai
filmati linkati. Intanto vi posso dire che se entrate ad esempio in
quello della capitale taiwanese, disposto su tre piani e annunciato
da un enorme wc che campeggia sulla facciata, vi troverete in
un’ampia sala completamente arredata con oggetti da bagno. Le
pareti sono ricoperte di piastrelle a mosaico con disegni…
adeguati, dal soffitto pendono tubi e sciacquoni, fra un orinatoio e
l’altro ci sono i tavoli su cui vengono serviti i pasti: lavandini
del bagno coperti con piani in vetro.
Al posto delle sedie, veri water coloratissimi con tanto di tavoletta che si alza. Il cibo, servito in alte ciotole a forma di wc o di bidè, assume un aspetto tutt’altro che invitante, come le bevande negli orinatoi di plastica in miniatura che i clienti possono portare a casa come souvenir. L’aspetto del gelato al cioccolato servito su simil carta igienica, lascia poco all’immaginazione, anche se la forma a spirale è un po’ il leitmotiv dell’oggettistica usata, dalla saliera al coprivivande. E le vere toilettes? Le mani si lavano nel water, ovviamente; per il resto, meglio non indagare.
Al posto delle sedie, veri water coloratissimi con tanto di tavoletta che si alza. Il cibo, servito in alte ciotole a forma di wc o di bidè, assume un aspetto tutt’altro che invitante, come le bevande negli orinatoi di plastica in miniatura che i clienti possono portare a casa come souvenir. L’aspetto del gelato al cioccolato servito su simil carta igienica, lascia poco all’immaginazione, anche se la forma a spirale è un po’ il leitmotiv dell’oggettistica usata, dalla saliera al coprivivande. E le vere toilettes? Le mani si lavano nel water, ovviamente; per il resto, meglio non indagare.
Il
proprietario della catena dice di essersi ispirato a un cartone
animato giapponese, un robot che ama giocare con la cacca. Così ha
aperto prima una toilet-gelateria, e visto il successo sono arrivati
i ristoranti. E i milioni nelle sue tasche. Certo, l’idea forse è
un filino kitsch, ma, è il caso di dirlo, pecunia non olet.
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