Sembra
impossibile ma…
C’è
chi dipinge su una tela e chi, per realizzare le proprie opere, usa
come tavolozza i grandi spazi aperti, “lavora” il paesaggio e lo
trasforma in un’opera d’arte. Sono gli esponenti della Land Art,
movimento artistico nato negli Stati Uniti a fine anni Sessanta, che
ridisegna laghi e deserti, coste e colline cercando con un filo di
presunzione di migliorare, o comunque di lasciare un segno,
sull’opera del padreterno, o se preferite di madre natura.
Robert
Smithson è stato una delle firme più importanti della Land Art ;
nato nel New Jersey nel 1938 e morto sul campo nel 1973, in un
incidente aereo, mentre ispezionava siti per il suo lavoro, le
“Amarillo Ramp” in Texas, ci ha lasciato opere imponenti negli
Stati Uniti e in Europa (prevalentemente in Olanda). Forse la più
straordinaria è la Spiral Jetty (molo a spirale), un’immensa
installazione realizzata a Razel Point sul Gran Lago Salato, in Utah.
Le
dimensioni sono impressionanti: 460 metri la lunghezza, 4,5 metri la
larghezza della striscia che compone la spirale e altrettanto
l’altezza massima rispetto al livello del lago. Per realizzarla furono
usate 6.700 tonnellate di rocce (basalto), detriti, sale e alghe
oltre al fango del fondale. I lavori iniziarono nell'aprile del 1970,
ma furono fatti due volte; dopo i primi 6 giorni infatti Smithson
fermò tutto e osservò il risultato per altri due giorni. Poi, non
convinto, richiamò la squadra di operai e fece rifare tutto
modificando la forma e spostando di nuovo le quasi 7.000 tonnellate
di roccia. A
rendere tutto più suggestivo, l’acqua che in certi periodi
dell'anno si colora di rosso per la presenza di alghe e batteri.
Fino
al 1993 poi l’opera rimase seminascosta sotto le acque lacustri, il
cui livello è molto variabile; successivamente la siccità l’ha
reso ben visibile per gran parte dell’anno. Nel 1999 la vedova
dell’artista ha donato l’opera alla Dia Art Foundation, che si
occupa della manutenzione. E a questa fondazione si può rivolgere
chi volesse vederla da vicino, tenendo conto che in certi giorni è
sommersa, e che non è neanche tanto facile raggiungerla.
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