giovedì 4 giugno 2020

534 - LA ROCCIA CUCITA




Sembra impossibile ma…
Ci sono paesaggi bizzarri e sconosciuti, che sembrano usciti dalla fantasia, e riescono a stupire chi pensa di conoscere come le proprie tasche le meraviglie del pianeta. Ad esempio, se capitate dalle parti di Medellin, in Colombia, e vi sembra di vedere un enorme roccia che spunta dal niente con una specie di cerniera a zigzag che la “cuce” verticalmente per tutta la sua altezza, non pensate a una visione causata dalle sostanze coltivate da queste parti: siete arrivati alla Piedra del Peñol.

Il gigantesco monolite che sbuca per incanto nel bel mezzo di un paesaggio pianeggiante, è oggi un’attrazione turistica tanto suggestiva quanto ancora poco conosciuta. Alta poco più di 200 metri (ma qui siamo a quota 2.000, quindi in totale vi porta a 2.135) è composto da 66 milioni di tonnellate di roccia, e la cima tondeggiante è raggiungibile salendo i 659 gradini di una vertiginosa scala in legno e cemento. Sì, è quella la zip che sembra cucire i due lati della Piedra, costruita poco più di 10 anni fa sfruttando una crepa naturale della roccia, con un percorso a zig zag che sembra progettato da Escher.

Anticamente El Peñol era un elemento di culto per gli abitanti del luogo. Solo nel 1954 tre scalatori colombiani riuscirono a raggiungere la cima usando bastoni incorporati nelle fessure della roccia. La scalata durò 5 giorni e al termine i tre sventolarono dalla vetta una camicia bianca per segnalare la riuscita dell’impresa. Sulla cima della roccia, fra l’altro, vennero trovate specie di piante allora sconosciute. Oggi, i visitatori al termine della scala trovano una torretta panoramica a tre piani che offre una vista mozzafiato sui laghi e le isole verdi, fino alla grande diga che sorge nelle vicinanze.

La Piedra sorge al confine fra le cittadine di Guatapé e di Peñol. Questo ha fatto si che gli abitanti dei due borghi si sentissero i proprietari. Qualche anno fa i residenti di Guatapé decisero di pitturare il nome della città con gigantesche lettere bianche su una faccia della Piedra. Riuscirono però a completare solo la “G” e la “U”, poi quelli di El Peñol insorsero e fermarono i lavori. Rimasero le due lettere, ancora ben visibili sulla parete rocciosa. Prima di chiudere, date un’occhiata “a volo di drone”.


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