giovedì 4 giugno 2020

536 - I CIMITERI VERTICALI




Sembra impossibile ma…
C’è una valle sulle montagne delle Filippine dove da duemila anni i defunti, rinchiusi nelle loro bare, vengono appesi a ripide pareti rocciose (ringrazio l’amico Gabriele Baldocci per la segnalazione).

La popolazione degli Igorot vide da sempre nella Echo Valley, nella regione di Sagada. I turisti che arrivano da queste parti si trovano di fronte uno scenario insolito e piuttosto macabro: decine di bare incastonate sulle pareti più ripide della montagna. E’ consentito osservarle ed anche fotografarle, ma da una certa distanza. Alcune delle bare hanno oltre un secolo di vita. La pratica consente di proteggere i morti da inondazioni e animali, e secondo gli abitanti del posto facilità il passaggio al cielo, verso l'aldilà. Ma c’è anche un’altra ragione: rendere inaccessibili le salme alle tribù nemiche, che un tempo erano tagliatori di teste, da esibire poi come trofeo. Oggi solo pochi anziani scelgono la “bara sospesa”, che in questo caso si devono costruire da soli, secondo tradizione. Anche il funerale è molto particolare. Il cadavere, affumicato per prevenire la decomposizione, viene collocato su una sedia detta sangadil, legato con corde, coperto con un telo, e poi piazzato davanti alla porta di casa, come se accogliesse i partecipanti alla cerimonia. Dopo 5 giorni il corpo viene avvolto in una coperta e legato strettamente; gli uomini si disputano l’onore di trasportarlo fino al luogo della sepoltura, anche perché sperano di essere schizzati dal liquido che esce dell'involucro, evento che oltre a portare fortuna, trasferirebbe loro le abilità del defunto.

Quando la processione arriva nel luogo prescelto, sono i più giovani a inerpicarsi sulla parete rocciosa e a inchiodarvi la bara, che è lunga circa un metro, perché la salma viene posta in posizione fetale, in base alla credenza che una persona deve andarsene nella stesso modo in cui è nata. Il defunto viene lasciato lì per 5 anni, poi le ossa vengono riportate a casa dei familiari, che organizzano una festa lunga 5 giorni. Quindi le ossa tornano nella bara per altri 5 anni. Il rituale si ripete per tre volte, festa compresa.














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