Sembra
impossibile ma…
C’è
una valle sulle montagne delle Filippine dove da duemila anni i
defunti, rinchiusi nelle loro bare, vengono appesi a ripide pareti
rocciose (ringrazio l’amico Gabriele Baldocci per la segnalazione).
La
popolazione degli Igorot vide da sempre nella Echo Valley, nella
regione di Sagada. I turisti che arrivano da queste parti si trovano
di fronte uno scenario insolito e piuttosto macabro: decine di bare
incastonate sulle pareti più ripide della montagna. E’ consentito
osservarle ed anche fotografarle, ma da una certa distanza. Alcune
delle bare hanno oltre un secolo di vita. La pratica consente di
proteggere i morti da inondazioni e animali, e secondo gli abitanti
del posto facilità il passaggio al cielo, verso l'aldilà. Ma c’è
anche un’altra ragione: rendere inaccessibili le salme alle tribù
nemiche, che un tempo erano tagliatori di teste, da esibire poi come
trofeo. Oggi
solo pochi anziani scelgono la “bara sospesa”, che in questo caso
si devono costruire da soli, secondo tradizione. Anche il funerale è
molto particolare. Il cadavere, affumicato per prevenire la
decomposizione, viene collocato su una sedia detta sangadil, legato
con corde, coperto con un telo, e poi piazzato davanti alla porta di
casa, come se accogliesse i partecipanti alla cerimonia. Dopo
5 giorni il corpo viene avvolto in una coperta e legato strettamente;
gli uomini si disputano l’onore di trasportarlo fino al luogo della
sepoltura, anche perché sperano di essere schizzati
dal liquido che esce dell'involucro, evento che oltre a portare
fortuna, trasferirebbe loro le abilità del defunto.
Quando
la processione arriva nel luogo prescelto, sono i più giovani a
inerpicarsi sulla parete rocciosa e a inchiodarvi la bara, che è
lunga circa un metro, perché la salma viene posta in posizione
fetale, in base alla credenza che una persona deve andarsene nella
stesso modo in cui è nata. Il defunto viene lasciato lì per 5 anni,
poi le ossa vengono riportate a casa dei familiari, che organizzano
una festa lunga 5 giorni. Quindi le ossa tornano nella bara per altri
5 anni. Il rituale si ripete per tre volte, festa compresa.
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