giovedì 18 giugno 2020

629 - IL CIELO IN UNA GROTTA




Sembra impossibile ma...
In Nuova Zelanda c'è un complesso di grotte unico al mondo dove milioni di stelle sembrano risplendere sotto le grandi volte calcaree. Ringrazio Valeria Palchetti ed Enrico Matteo Adam per la segnalazione e vi porto con me a scoprire le Waitomo Caves.

Anno 1887, nei villaggi Maori del distretto di Waitomo sull'isola del Nord della Nuova Zelanda, da tempo si favoleggia di magiche grotte la cui imboccatura però è bloccata dal passaggio di un tumultuoso torrente. Il capo Maori Tane Tinorau, con l'aiuto di Fred Mace, geometra inglese, si improvvisa esploratore e, costruita una zattera di steli di lino robusta ma leggera, discende il torrente ed entra in un vasto ambiente sotterraneo; i due procedono a lume di candela fra pareti rocciose che vanno allargandosi. La fioca luce illumina un antro di grandi dimensioni, poi il ruscello si perde in piccoli laghi sotterranei e insenature d'acqua dolce dove nuotano anguille longfin; le pareti sono coperte da strane varietà di funghi, e tutto intorno si innalzano incredibili formazioni calcaree: stalattiti, stalagmiti e grandi colonne di tutte le forme e dimensioni. I due restano a bocca aperta, ma questo è niente di fronte a ciò che li attende: lentamente l'oscurità lascia spazio a bagliori scintillanti, finché si trovano circondati da una miriade di luci brillanti. E quando alzano la testa, scoprono che la volta è un firmamento stellato.

Loro non lo sanno, ma a brillare come stelle sono milioni di glow-worm, insetti bio-luminescenti presenti solo in Nuova Zelanda: larve di Arachnocampa luminosa, della famiglia dei ditteri. Gli individui adulti depongono le uova nel soffitto della grotta e quando si schiudono, nell'addome delle larve si attiva chimicamente una proteina chiamata luciferina che emette energia luminosa con bagliori che variano dal verde al blu. Un meccanismo simile a quello delle lucciole, ma con uno scopo ben preciso: le larve producono fili viscosi lunghi fino a mezzo metro, che riempiono di liquido velenoso; i bagliori si riflettono sulle gocce e attirano le prede che restano intrappolate nei fili come in una ragnatela. La diversa intensità di luce cambia in base all'età e al tipo di alimentazione, con risultati che nessuna luce artificiale potrebbe replicare.

Dopo la prima visita, Tane Tinorau e Fred Mace hanno esplorato per anni le grotte, e nel 1889 Tane e sua moglie Huti hanno aperto a piccoli gruppi di visitatori finché nel 1905 il governo, col Public Works Act, ha acquisito forzosamente il complesso per 625 sterline. Oggi la Grotta dei Glowworm è visitata da migliaia di turisti, momento clou del tour dell'immenso complesso delle Waitomo Caves, a sud di Auckland, distante 2 ore di auto. I tour organizzati partono dal moderno centro visitatori, e includono una piccola parte delle oltre 400 grotte costituite da fossili di conchiglie, coralli e scheletri di pesci scavate dall’erosione dell’oceano Pacifico 30 milioni di anni fa. E dopo una sosta nella Cathedral, l'antro più vasto che l'acustica perfetta rende teatro di concerti ed esibizioni liriche, la gente fa la fila per il giro in barca “sotto le stelle”. 

 

Nessun commento:

Posta un commento

813 - L'ULTIMA STREGA

  Nel cuore della Londra del 1944, mentre il mondo tratteneva il fiato per l'imminente sbarco in Normandia, in un’aula di tr...