Sembra
impossibile ma...
Negli
Stati Uniti a fine ottocento è stato dissotterrato un corpo umano
alto più di tre metri. Ci credete? No? Fate bene, perché è la più
grande bufala della storia. Che per oltre un anno però è stata
ritenuta vera. Una vicenda surreale che merita di essere raccontata.
16
ottobre 1869 in un podere di Cardiff nello Stato di New York due
operai assunti da William Newell scavano un pozzo; la vanga urta
contro qualcosa, lo scavo prosegue con cautela e dal terreno emerge
un corpo pietrificato alto più di tre metri. Convocati giornalisti e
studiosi, si scopre che proprio lì secoli prima sorgeva un cimitero
indiano, e il misterioso gigante di Cardiff inizia ad attrarre i
curiosi. Newell intravede il business, e con George Hull, l'amico che
segue la vicenda dall’inizio e che gli ha consigliato di scavare il
pozzo proprio lì, decide di mettere il corpo pietrificato sotto una
tenda e far pagare un biglietto. E mentre il gigante di Cardiff
diventa un’attrazione su scala nazionale, gli studiosi si accapigliano
sulla sua origine, elaborando le teorie più assurde: un missionario
gesuita del 1500, o un indiano Onondaga? Per qualcuno (pochi) è solo
una statua, per gli esponenti di certi gruppi religiosi è la
conferma dell'esistenza dei giganti, citata dalla Bibbia.
Newell
e Hull intanto fanno fortuna, e dopo un anno di incassi stellari (la
gente paga l'equivalente di 50 euro odierni per vedere il gigante)
decidono di vendere l’uomo pietrificato a un gruppo di Syracuse.
Anche il celebre imprenditore circense P.T. Barnum offre 50.000
dollari, ma l'offerta viene rifiutata. Barnum allora fa costruire una
copia in gesso, e la spaccia per l'originale: ora ci sono due
giganti, e la gente fa la fila per vederli. La vicenda finisce in
tribunale, e qui Hull confessa: è lui che ha ideato la bufala. Un
anno prima del ritrovamento lui, ateo convinto, ha avuto una disputa
con religiosi metodisti sull'esistenza dei giganti citati nella
Genesi. Così, per deriderli, ha fatto scolpire e “invecchiare”
con tecniche adeguate la statua, e lui stesso ha fatto da modello.
Poi l'ha fatta seppellire nel podere dell'amico Newell, a sua
insaputa, e un anno dopo gli ha consigliato di scavare un pozzo
proprio lì. Il 2 febbraio 1870 il tribunale dichiara falsi entrambi
i giganti.
Nonostante ciò, nei 40 anni successivi la vicenda ispirerà almeno 4 bufale simili, con tanto di studiosi pronti a suffragarle, mentre la gente continuerà a pagare un biglietto per vedere i due giganti (conservati oggi in musei a New York e a Detroit). Confermando quanto affermato davanti al giudice da un collaboratore di Hull durante il processo: “There’s a sucker born every minute” (“Ogni minuto nasce un nuovo babbeo”).
Nonostante ciò, nei 40 anni successivi la vicenda ispirerà almeno 4 bufale simili, con tanto di studiosi pronti a suffragarle, mentre la gente continuerà a pagare un biglietto per vedere i due giganti (conservati oggi in musei a New York e a Detroit). Confermando quanto affermato davanti al giudice da un collaboratore di Hull durante il processo: “There’s a sucker born every minute” (“Ogni minuto nasce un nuovo babbeo”).
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