venerdì 19 giugno 2020

637 - MESSAGGI IN BOTTIGLIA




Sembra impossibile ma…
Un messaggio inserito in una bottiglia e lanciato in mare da una nave è stato ritrovato su una spiaggia australiana. Dopo 132 anni dal giorno in cui un marinaio, a bordo di un veliero tedesco, lo aveva affidato alle onde. Il documento è datato 12 giugno 1886: il più antico messaggio in bottiglia del mondo.

Il ritrovamento è recente: la signora Tonya illman, a passeggio con la famiglia su una spiaggia di Wedge Island, a 160 chilometri da Perth, raccoglie un oggetto che sporge dalla sabbia. «Era una bottiglia – dice -, mi aveva attratto l’aspetto antico, con la scritta in rilievo nel vetro. Pensavo di farne un soprammobile, ma la fidanzata di mio figlio si è accorta che conteneva qualcosa. A casa, abbiamo estratto con cautela un messaggio arrotolato e legato con un filo. Era stampato in tedesco, con note scritte a penna. Sul retro, la richiesta di consegnarlo al consolato tedesco più vicino».

Il tutto è stato portato agli esperti di archeologia marittima del Western Australian Museum. Il contenitore è risultato essere una bottiglia di gin olandese del XIX secolo. Le ricerche sul documento, hanno appurato che la bottiglia era stata lanciata dal veliero tedesco Paula, in navigazione nell’oceano Indiano a 950 chilometri dalla costa dell’Australia occidentale. In Germania è stato trovato anche il giornale di bordo originale del veliero, e una nota scritta a penna dal capitano il 12 giugno 1886, registrava il lancio di una bottiglia in mare. La data e le coordinate corrispondono a quelle riportate sul messaggio. Si è appurato così che la bottiglia faceva parte di un esperimento dell’Osservatorio Navale Tedesco, che tra il 1864 e il 1933 ne fece lanciare una serie dalle imbarcazioni in navigazione per esaminare le correnti oceaniche. Nel tempo ne sono state recuperate molte, l’ultima in Danimarca nel 1934.


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