Sembra
impossibile ma…
Per
un matrimonio si può spendere qualunque cifra: anche 120 milioni di
euro. Lo ha fatto Sheikh Mohammed Rashid al Maktoum, sovrano del
Dubai, stabilendo così il primato per le nozze più costose a
memoria d’uomo. Lui è l’erede della dinastia Al Maktoum, che
regna sul Dubai da prima che entrasse a far parte degli Emirati Arabi
Uniti; la sua famiglia ha trasformato la capitale in una città
modernissima, nonché in uno o dei luoghi più lussuosi del pianeta.
Il suo patrimonio netto è stimato in 16 miliardi di euro. Lei è
Hind Bint Maktoum, cugina dello sposo. Il 26 aprile del 1979, giorno
delle nozze, lei ha 17 anni, lui 30.
L’evento
creato intorno alla celebrazione dura 5 giorni, dichiarati festa
nazionale. Di fronte al palazzo reale di Zabeel viene attrezzata e
decorata un'enorme area, un recinto la circonda e vengono eretti
pali per l’illuminazione. Qui sono accolte migliaia di persone in
arrivo da tutto l'emirato. Per 5 giorni (e 5 notti) l'intrattenimento
è non-stop: musicisti, danze tradizionali gare e sfide di ogni tipo
a cavallo; la Guardia Reale presenta spettacolari parate di cavalieri
a cavallo e su cammelli mentre i jet della neonata pattuglia
acrobatica sfrecciano per la prima volta nei cieli. Ogni spazio
aperto in tutto l’emirato la notte diventa palcoscenico per
migliaia di spettacoli mentre nel deserto in 5 giorni si corrono 127
corse di cammelli. Lo stesso sovrano visita a cavallo ogni città e
distribuisce cibo.
Poi
c’è da pensare agli ospiti, che sono parecchini: 20.000 per la
precisione; così viene costruito ex novo uno stadio da 20.000 posti. Ci
vogliono 34 jet privati per trasportare gli emiri, gli sceicchi
e i regnanti invitati. Per loro si esibiscono 50 compagnie di danza
arabe e africane. Durante la cerimonia nuziale, lo sceicco offre
alla sposa i suoi doni; per trasportarli tutti, servono 20 cammelli,
tutti addobbati con gioielli e pietre preziose.
Oggi
Hind è la first lady, vive nel palazzo di Zabeel e si prende cura
dei 12 figli e di diversi orfani adottati. E’ nota per le opere di
bene e non si mostra in pubblico, non si fa fotografare e non
accompagna mai il marito. Cosa
che invece ha fatto fino a pochi mesi fa la seconda moglie, Haya Bint
Al Hussein, figlia di re Hussein di Giordania; lei nel 2004 ha avuto un
matrimonio assai più modesto e certo assai poco felice, visto che nel
2019 è fuggita in Inghilterra, portandosi dietro le due figlie. Al
tribunale di Londra ha dichiarato che erano erano in pericolo di vita, e
ha denunciato le condizioni inumane in cui erano costrette a vivere
alla corte di Al Maktoum. A cui sono rimaste le altre 5 mogli e uno
stuolo di figli: in tutto ne ha avuti 23, 9 maschi e 14 femmine.
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