sabato 20 giugno 2020

664 - LA TIMIDEZZA DEGLI ALBERI




Sembra impossibile ma…
Ci sono alberi che danno spettacolo. Ma solo se non hai fretta, se hai voglia di fermarti e guardare verso l’alto. Vedrai il cielo che diventa una ragnatela azzurra, come un merletto che si dipana nel verde delle chiome. E il perché questo accade, è un mistero.

E’ il fenomeno naturale chiamato Crown shyness (timidezza della corona) che si verifica nelle foreste di eucalipti, di larici giapponesi, di pecci di Sitka e altri alberi dal fusto molto alto. I disegni nascono da un “comportamento” assai insolito di queste piante: i loro rami più alti si avvicinano fra loro, ma non si toccano mai. La “timidezza della corona” si manifesta sempre uguale in diverse parti del mondo, disegnando solchi regolari che sembrano un reticolo di fiumi. I botanici la studiano già dal 1920, ma ad oggi non hanno risposte certe sul perché si formano queste fessure.

Tre le ipotesi più plausibili. La prima: un certo grado di sensibilità alla luce consentirebbe al fogliame di interrompere la crescita quando si avvicina a una pianta vicina, forse per garantire l'accesso della luce verso il basso; la seconda: una forma di difesa per evitare la diffusione di larve di insetti dannosi che così non potrebbero passare da una pianta all’altra; la terza: la causa sarebbe lo sfregamento e la rottura dei rami provocato da forti venti. Di certo c’è solo che il fenomeno non si verifica con gli alberi bassi, e in quelli alti si sviluppa sono una volta raggiunta una certa altezza.

Ci piace immaginare una quarta soluzione: una sorta di prossemica fra piante che, per timidezza o per rispetto, non invadono gli spazi altrui e ci regalano, come Barbalbero con gli hobbit, qualche frammento di bellezza da portare a casa. Come le immagini nel video che segue.  




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