Sembra
impossibile ma…
Fra
le truppe polacche impegnate a combattere i nazisti c’era anche un
orso. Come il babbuino Jackie, caporale dell’esercito sudafricano
nella prima guerra mondiale (che i lettori più affezionati
ricorderanno protagonista di una storia impossibile di parecchio
tempo fa) l’orso Wojtek è stato a tutti gli effetti un soldato
regolarmente arruolato nell’esercito prima polacco, poi britannico.
Wojtek
nasce nel 1942 vicino a Hamadan in Persia. E’ un orso bruno che da
adulto toccherà i due metri per 250 chili di peso. Come nelle favole
i cacciatori gli uccidono la madre quando è cucciolo, e una ragazza
del villaggio lo adotta e lo nutre. Presto il cucciolo diventa troppo
grande, e la giovane chiede aiuto al generale Spiechowitz, che
accoglie Wojtek nella 22ª Compagnia di artiglieria del II Corpo
d'armata polacco, di stanza da quelle parti. Il graduato pensa che
possa migliorare il morale dei propri uomini, e lo affida a un
caporale. In breve l’animale diventa il beniamino di tutti i
soldati, che gli danno il nome Wojtek, diminutivo di Wojciech, che
significa "guerriero sorridente", e lo addestrano a
restituire il saluto e a spostare oggetti pesanti; lo nutrono con
frutti, marmellata miele e sciroppo e lo ricompensano quando fa
lavori di fatica con bottiglie di birra, che dopo il succo di
lampone, di cui ingurgita quantità industriali, diventa la sua
bevanda preferita, tanto che impara a prendere la bottiglia tra le
zampe e scolarne il contenuto. Gli piace anche masticare le sigarette
e fare il bagno sguazzando nell’acqua coi soldati, e con loro ama
giocare alla lotta corpo a corpo: sembra divertirsi a fingere assalti
per poi lasciar vincere l’avversario e farlo salire in groppa in
segno di sottomissione. Non ha paura di niente, meno due cose: le
scimmie e il raglio degli asini.
Wojtek
segue la compagnia in Siria ed Egitto. E lì, per poterlo imbarcare
su un trasporto con l'Ottava armata britannica diretta in Italia,
viene arruolato ufficialmente; come soldato, vive con gli altri
soldati nelle tende in una cesta di legno, trasportata su camion.
Durante la battaglia di Monte Cassino, l’orso si distingue
trasportando quintali di casse di munizioni, senza lasciarne cadere
una. Da allora l’emblema ufficiale della sua compagnia è un orso
che trasporta un proiettile, e lui viene ufficialmente impiegato
dall’esercito e regolarmente retribuito da Sua Maestà: ha il suo
denaro, le sue sigarette e le sue razioni di cibo. Al termine della
guerra nel 1945 Wojtek finisce in Scozia, e nel 1947 viene congedato:
lo aspetta una grande gabbia dello zoo di Edimburgo, dove per anni
gli amici polacchi lo vanno a trovare con le famiglie. Wojtek muore a
22 anni nel 1963. Su di lui vengono girati film e scritti libri, e
Londra, Cracovia, Edimburgo e Imola (liberata dai polacchi) per
ricordarlo gli dedicano un monumento.
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