Sembra
impossibile ma...
“Il
sergente York”, celebre film diretto nel 1941 da Howard Hawks e
interpretato da Gary Cooper racconta una storia incredibile. Eppure,
anche al netto della propaganda bellica, è vera in ogni dettaglio.
Alvin
Cullum York nasce a Pall Mall, cittadina agricola del Tennesse, nel
1887. Figlio di un contadino, da ragazzo è assai turbolento, si
ubriaca spesso e volentieri con gli amici al bar e dimostra
un'abilità impressionante con le pistole: non sbaglia un colpo.
Cambia vita quando il suo il miglior amico viene ucciso in una rissa:
chiude con l'alcol, giura di non combattere più e diventa seguace
della Chiesa di Cristo. Nel 1917 gli Stati Uniti entrano in guerra e
Alvin viene chiamato alle armi; fedele ai canoni della comunità
religiosa, fa obiezione di coscienza. Arruolato a forza, viene
inviato al fronte francese con l'82ª divisione di fanteria e dopo
una profonda crisi si convince che combattere è il male minore.
L'8
ottobre del 1918 sul fronte delle Argonne è protagonista dell'azione
di guerra che gli cambierà la vita. Parte all'alba con 16 soldati;
missione, prendere il controllo della ferrovia di Decauville. Le
mappe sono scritte in francese, e lui non le capisce; non dice
niente, finge padronanza e avanza. Si ritrova così dietro le linee
nemiche. I tedeschi, vistisi presi alle spalle, in un primo momento
si arrendono, ma quando capiscono che gli americani sono in pochi,
reagiscono e dalla collina dove sono appostati in gran numero aprono
il fuoco. In pochi secondi 9 americani cadono uccisi, gli altri si
riparano come possono. York si ritrova in piedi da solo, bersaglio di
32 mitragliatrici e un centinaio di fucili e pistole; si sdraia e col
suo fucile Enfield spara su qualunque cosa vede come faceva nelle
gare di tiro sulle montagne del Tennessee. Qui i bersagli sono assai
più grandi, non ne manca uno. Una squadra di fanti tedeschi lo
carica con le baionette: finiti i proiettili del fucile, li falcia
uno dopo l'altro con la Colt 45; poi è lui a caricare, aggira i nidi
di mitragliatrici e le rende inoffensive una dopo l'altra. Il fuoco
cessa all'improvviso: un maggiore tedesco si alza dalla trincea con
le mani alzate, "Non sparate più, ci arrendiamo" dice in
inglese. Getta le armi e quando si trova davanti un uomo solo dice :
"Ma quanti uomini hai ?" York risponde secco: "Quanti
bastano"- Con i compagni americani increduli che escono dai
rifugi senza aver sparato un colpo, scorta i prigionieri al campo
base statunitense.
Il
generale Lindsay lo vede arrivare ed esclama: "Gesù Cristo
York, hai catturato l'intero fottuto esercito tedesco!". Lui
risponde: "No signore, solo 132 di loro". Alla fine il
sergente ha ucciso da solo 28 soldati nemici e catturato 128 soldati,
4 ufficiali e 35 mitragliatrici. Decorato
con la Medal of Honor torna a casa accolto come una gloria nazionale.
Muore nel 1964.
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