Sembra
impossibile ma...
Un
predicatore africano sta raccogliendo un gran numero di adepti e
fedeli ai quali racconta di avere un canale diretto con Dio: “Ho il
suo numero di cellulare e posso chiamarlo quando ce n’è bisogno”.
Paul
Sanyagore racconta di aver ricevuto la sua chiamata ministeriale nel
2005 mentre studiava ingegneria a Kwekwe. Da ubriacone e fumatore
accanito diventa un fervente fedele di Tavonga Vutabwashe, fondatrice
dei Ministries International di Heartfelt, e nel 2001 svolge il primo
ministero a Mbare. Nel 2014 si mette in proprio, fonda la Chiesa
Internazionale dei Ministri della Vittoria Mondiale (con tanto di
seguitissimo canale televisivo, Victory TV) e si fa chiamare “Pastor
Talent”. Subito dopo iniziano le interurbane con l'Altissimo: “È
possibile parlare con Dio – dice ai giornalisti - perché dubitate
che gli parli al telefono? Ho il numero diretto, devo solo chiamarlo
e lui mi dà istruzioni. L’ho avuto mentre stavo pregando e ho
sentito una voce che mi diceva di chiamare”.
Sanyagore
sostiene di compiere miracoli, ma mai per farsi pubblicità: nel 2015
ha profetizzato a una donna abbandonata dal marito da 2 anni che
questo sarebbe tornato; dopo pochi giorni durante la messa lei si è
presentata felice per il ritorno del coniuge. Lui ha benedetto una
scatola di preservativi, e le ha raccomandato di usarli. Il motivo?
“Chissà dove e con chi era stato il marito” spiega il pastore.
Ma da allora decine di donne gli portano i profilattici da benedire.
Pochi mesi dopo Sanyagore avrebbe camminato sull'acqua: “Era un
segreto, ho fatto qualche passo sulla piscina, ma alcuni adepti mi
hanno fotografato. Poi le immagini hanno iniziato a circolare. Ma la
gente non è pronta: ho cacciato chi aveva diffuso le immagini”. In
un'altra occasione il pastore ha fatto bere a degli operai assetati
acqua di fogna che, dopo una preghiera e una spruzzata di sale,
sarebbe diventata potabile.
Ma
la linea diretta col paradiso è il suo capolavoro. Sanyagore durante
le funzioni chiama Dio al telefono e fa da tramite per le richieste
dei fedeli; le sue profezie sono accompagnate da scrosci di applausi.
A chi gli chiede di rivelare il numero, promette che presto lo farà.
Durante una messa nella quale avrebbe dovuto riverlarlo, ha squillato
il cellulare di un adepto: chi era? Il Signore, che gli ha comunicato
una serie di profezie. Una prova più che sufficiente per il
predicatore. Che di recente ha querelato una rivista sudafricana che
raccontava la storia, e rivelava il numero divino. “E' falso – si
è arrabbiato lui – io non l'ho mai dato a nessuno”.
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