sabato 3 ottobre 2020

737 - LA CITTA' DEI CASTELLI FANTASMA

 


Sembra impossibile ma...

C'è una città fatta solo di piccoli castelli che sembrano usciti da un'illustrazione di Disney. Sono centinaia, e sono tutti disabitati. Ringrazio l'amico Luca Ramacciotti per la segnalazione, e vi porto a Burj Al Babas nel nordovest della Turchia a tre ore di macchina da Istanbul.

Qui, in una bella valle boscosa, nel 2014 Sarot Group ha aperto i cantieri per realizzare un villaggio residenziale di prestigio: 732 ville a forma di castello, tutte identiche. Un progetto da 205 milioni di dollari da completare nel giro di tre anni. Le abitazioni, tutte indipendenti, realizzate in uno stile che richiama il neogotico francese ispirato al Castello di Chenonceau nella Valle della Loira, sono veri e propri castelletti con torri cilindriche, mansarde, abbaini e rifiniture di gran lusso; quelle più prestigiose si affacciano su un lago artificiale appositamente realizzato.

I lavori sono andati avanti per poco più di due anni, poi il progetto ha dovuto fare i conti con la crisi economica, che non hanno certo risparmiato la Turchia. Il mercato immobiliare è crollato, il gruppo è rimasto senza fondi, e il tribunale ha emesso una sentenza di fallimento per i debiti accumulati per una cifra di 27 milioni di dollari; così da un giorno all'altro nel 2017 i lavori, in avanzato stadio di completamento, si sono arrestati su ordine del giudice. Il Gruppo Sarot ha fatto ricorso. Il presidente dela compagnia Mehmet Emin Yerdelen ha chiesto il riesame della procedura che ritiene sbagliata: di fatto 350 delle 587 ville già costruite erano state già acquistate da milionari arabi, ma il mancato pagamento da parte di clienti dei Paesi del Golfo di circa 8 milioni di dollari ha portato alla bancarotta.

L'insediamento occupa 300.000 metri quadri di terreno a ridosso di un bosco in parte abbattuto per costruire le ville, collegate da viali, strade e piazze; per il villaggio era prevista anche una vasta rete di servizi di qualità, con parchi, piscine, bagni turchi, centri benessere, un centro commerciale e una moschea. Tutti i castelletti hanno una superficie di 325 metri quadri, e per i proprietari era prevista la possibilità di personalizzarle, ma solo negli interni. Il progetto prevedeva rifiniture di pregio, pavimenti in marmo, decorazioni con stucchi e dorature per pareti e soffitti, fontane, piscine interne ed esterne, ascensori e tutte le più moderne applicazioni della domotica. Prezzi al pubblico, intorno ai 400.000 euro.

Oggi tutto è rimasto come nel 2017; il Gruppo Sarot ha ancora una pagina Facebook (ferma al 2018), e l'ormai ex presidente Yerdelen rimane fiducioso: “Il progetto ha un valore di 200 milioni di dollari. Abbiamo solo bisogno di vendere 100 ville per estinguere il debito”. Cosa che appare assai difficile. E del sogno di Burj Al Babas resta una grande città fantasma, più inquietante delle tante ghost town disseminate nel mondo: qui il silenzio profondo è rotto solo dal vento che gioca fra le torrette, le mansarde, le migliaia di stanze vuote e mai abitate. Ancora più spettrali, perché non raccontano neanche le storie della gente che ci ha vissuto. 

 





https://www.facebook.com/burjalbabastermal/

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