Sembra
impossibile ma…
Uno
scienziato italiano arrivato ai massimi livelli della fisica ha
abbandonato ogni ricerca per motivi etici, ha cambiato totalmente
disciplina ed è diventato uno dei massimi paleontologi al mondo.
Una scelta pagata cara: pur avendo avuto un ruolo cruciale negli
studi sull’energia atomica, è stato infatti cancellato dai libri
di storia.
Franco
Rasetti nasce a Pozzuolo Umbro nel 1901. Frequenta l'Università di
Pisa dove conosce Enrico Fermi e si laurea in fisica nel 1922. Dopo
un anno al California Institute of Technology, è in prima linea
nelle ricerche sulla radioattività indotta mediante bombardamento di
neutroni. Nel 1930 inizia la collaborare con Fermi nell’istituto di
Via Panisperna, e diventa il braccio destro del futuro Nobel. Nel
1939, con l'adozione delle leggi razziali fasciste, pur non essendo
ebreo decide di lasciare l'Italia, come diversi componenti del gruppo
di Via Panisperna, da Segrè a Pontecorvo allo stesso Fermi. Emigra
in Canada all’Université Laval dove compie ricerche su raggi
cosmici e spettroscopia nucleare.
Nel
1943 lo chiamano a partecipare alla costruzione di armi nucleari, e
al Progetto Manhattan sulla bomba atomica. E lui oppone il gran
rifiuto: contrario al coinvolgimento degli scienziati nelle ricerche
belliche, dice “La fisica non può vendere l’anima al diavolo“.
E conclude senza mezzi termini: “La guerra è una cosa idiota”.
Così nel 1947 si trasferisce alla John Hopkins University di
Baltimora, dove insegna ancora fisica, ma anche geologia,
paleontologia, entomologia e botanica. Negli anni successivi diventa
il più autorevole studioso al mondo dell'era geologica del
Cambriano. In seguito si stabilisce in Belgio, dove muore all’età
di 100 anni. La sua salma riposa nel cimitero di Pozzuolo Umbro.
”Scoprire
i segreti della Natura – scrive nella sua autobiografia - è tra le
cose più affascinanti. Ma può darsi che qualcosa sia insieme molto
affascinante e molto pericoloso. Penso che gli uomini dovrebbero
interrogarsi più a fondo sulle motivazioni etiche delle loro azioni.
E gli scienziati, mi dispiace dirlo, non lo fanno molto spesso. Sono
ben consapevole che la geologia e la paleontologia non hanno l’alto
rango della fisica nella gerarchia delle creazioni dell’intelletto
umano. A me comunque, la contemplazione delle meraviglie della
natura, una montagna, un fiore, un insetto, un fossile, non hanno
dato minor piacere delle creazioni della nostra mente fisica e
matematica“.
Guarda il video con la storia dei "Ragazzi di via Panisperna" che contiene un'intervista a Franco Rasetti.
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