mercoledì 1 aprile 2020

429 - DESTINAZIONE ALPHA CENTAURI




Sembra impossibile ma…
La prossima generazione vedrà una flotta di microsonde volare fino ad Alpha Centauri e tornare indietro con foto, filmati e informazioni di ogni tipo sui pianeti (uno dei quali simile alla Terra) e gli altri corpi astrali del lontanissimo sistema stellare.

Lo dice Stephen Hawking, uno dei più importanti astrofisici e cosmologi del mondo, il che significa che è scienza e non fantascienza. Hawking ha presentato il programma Starshot della Breakthrough Iniziatives.

Saranno le “Starchips”, sonde grandi come un francobollo dotate di “vele cosmiche”, a trasportare apparecchiature e sensori del peso di pochi grammi per la raccolta e l’invio di informazioni. Le sonde viaggeranno a 60.000 chilometri al secondo, un quinto della velocità della luce. E potranno così superare distanze oggi proibitive. A spingere le Starchips sarà un vento artificiale prodotto da una rete di laser capace di generare 100 gigawatt di energia e “sparato” dalla Terra sui microbersagli. Destinazione Alpha Centauri, il più vicino fra i sistemi stellari: “soltanto” 4,3 anni luce, o se preferite 40.000 miliardi di chilometri: oggi la sonda più veloce impiegherebbe 30mila anni.

Alle Starchips invece serviranno 20 anni per arrivare, poi dovremo aspettarne solo altri 4 per il ritorno delle immagini alla velocità della luce. Hawking non ha dubbi: se il progetto decolla (tradotto, se ci saranno i soldi) i nostri figli vedranno la flotta di microsonde veleggiare verso Alpha Centauri e realizzare quello che Einstein un secolo fa considerava un sogno impossibile. “Potremmo realizzarlo – scriveva – solo cavalcando un raggio di luce”.

Nessun commento:

Posta un commento

760 - DIETRO IL PADRINO

    Un'offerta che non si può rifiutare. A trovarsela davanti è stato Francis Ford Coppola al momento di iniziare a girare I...