Sembra
impossibile ma…
Il
giorno in cui le nostre menti saranno libri aperti si avvicina a
grandi passi. Dopo la macchina che riproduce immagini pensate (vedi
il blog numero 247 del 10 marzo “I fotografi del pensiero”) ecco
a distanza di pochi giorni l’ultima invenzione elaborata in America
nei laboratori del MIT. E’ AlterEgo, un sistema informatico capace
di trascrivere parole soltanto pensate dagli utenti.
I
ricercatori del MIT hanno sviluppato un'interfaccia per computer in
grado di trascrivere parole verbalizzate internamente ma non dette a
voce alta. Funziona così: l’utente indossa un dispositivo che
somiglia a una cuffia audio. Una serie di elettrodi raccolgono
segnali neuromuscolari, sulla mascella e sul volto, innescati da
verbalizzazioni interne. Questi micromovimenti, invisibili per
l’occhio umano, sono prodotti dalla nostra voce interna, ovvero
ogni volta che pensiamo dicendo parole nella nostra testa. I segnali
vengono inviati a un sistema di apprendimento automatico che li
decodifica e riproduce la “voce interna”. In sostanza legge (e
volendo trascrive) la nostra mente. Qualcosa di molto vicino al
concetto di telepatia.
L’obiettivo
dei ricercatori era una piattaforma informatica interna capace
di fondere l'umano e la macchina fino a diventare un'estensione
della nostra stessa cognizione, un potenziamento dell'intelligenza.
AlterEgo non è un progetto, ma una realtà, presentata
all'Intelligent User Interface di Association for Computing Machinery
a Tokyo. Il dispositivo si indossa intorno alla mascella e al mento,
e 4 elettrodi sotto l’armatura di plastica bianca entrano in
contatto con la pelle e raccolgono i sottili segnali neuromuscolari.
Il
computer esterno può anche rispondere utilizzando un altoparlante a
conduzione ossea che riproduce il suono nell'orecchio senza necessità
di auricolari. AlterEgo già oggi ha una precisione di trascrizione
del 92%, contro il 95% del servizio di trascrizione vocale di Google.
Oltre a “dettare” i pensieri, riconosce i numeri e, ad esempio,
gioca a scacchi. In tempi non lunghi si potrà interfacciare con
sistemi come Siri di Apple o Alexa di Amazon, controllandoli col
pensiero. Queste sono solo alcune delle principali potenzialità. Per
anticipare le possibili applicazioni, servirebbe un libro. Per i
rischi, non basta la Treccani.
Se volete saperne di più, ecco il link al sito di Alter ego:
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