Approfonditi esami hanno confermato che si trattava dello scheletro di una donna tra i 45 e i 55 anni, alta circa 1,60, che non sembrava aver subito torture, e non era denutrita. Nel cavo orale aveva cinque chiodi, di questi, tre erano ricurvi, messi in bocca post-mortem e non inchiodati. Altri 13 chiodi invece le erano stati conficcati nelle carni in varie parti del corpo in modo da “ancorarlo” alla terra, poco prima o poco dopo il decesso: una pratica necrofobica per impedire alla morta di uscire dal sepolcro, che peraltro era piuttosto profondo e molto stretto. I cinque chiodi in bocca invece dovevano servire ad impedirle di pronunciare sortilegi. Insomma, tutto il rituale aveva lo scopo di impedire il ritorno della strega dal mondo dei morti. A pochi metri di distanza, l’altra tomba misteriosa: i resti di una donna sui 30 anni. Accanto a lei, un sacchetto di pelle con all’interno 17 dadi in osso, gioco proibitissimo alle donne nel Medioevo. Il significato è di condanna, un marchio di infamia da portare anche nell’aldilà. Secondo gli studiosi, si tratterebbe di una prostituta. Ma c’è un ultimo mistero: perché le due “grandi peccatrici” sono state sepolte in terra consacrata? Con ogni probabilità tutte e due le donne, la strega e la prostituta, non erano donne del popolo, ma provenivano da famiglie molto influenti. Non so cosa darei per conoscere la loro vera storia...
Guarda il video e visita la necropoli di San Cerbone, e segui il link per un approfondimento sulla tomba della strega in "Archeologia medievale".
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