venerdì 12 giugno 2020

593 - IL PARADISO PUO' ATTENDERE




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. 11 Agosto 1993, a Vichy in Francia è in corso un raduno a cui partecipano più di 700 esperti paracadutisti provenienti da tutta Europa. 120 di loro salgono su un Hercules per un lancio collettivo, divisi in formazioni di 30. Tutte le fasi di volo sono riprese da un cameraman professionista (alla fine non vi perdete il video linkato). Andy Peckett, 30 anni, inglese di Swindon, ex membro della squadra di caduta libera dei Royal Marines, è uno dei paracadutisti più esperti, ed è il capo della sua formazione. Il lancio in gruppo è pericoloso al momento dell’uscita dall’aereo: richiede tempismo e un buon lavoro di squadra. Maurizio Brambilla fa parte della formazione di Peckett ed è il primo a lanciarsi.

E’ un attimo: Brambilla batte violentemente la testa sul portellone dell’aereo e perde i sensi. Precipita nel vuoto in caduta libera a 300 chilometri l'ora. L’unico ad accorgersi di quanto sta accadendo è Peckett, che non ci pensa due volte: si lancia a testa in giù per superare la velocità del compagno svenuto, raggiungerlo e cercare di aprire il suo paracadute. Scende in picchiata per 3 chilometri. Lo raggiunge, ma il corpo di Brambilla ruota vorticosamente su se stesso, afferrarlo è impossibile. Il soccorritore si porta sotto, ma deve trovare una posizione che, una volta aperto, non faccia attorcigliare il paracadute: sarebbe la fine per tutti e due. Suona l’allarme dell’altimetro: i due sono sotto i mille metri, a 10 secondi dall’impatto col suolo. Peckett chiude gli occhi, afferra la maniglia e tira con forza: il paracadute di Brambilla si apre.

Subito dopo anche quello di Peckett che segue preoccupato le ultime fasi del volo. Il compagno è ancora privo di sensi, e l’atterraggio è molto pericoloso per un uomo incosciente, anche perché il vento lo porta vicino ai cavi dell’alta tensione. Ma per Brambilla non è un buon giorno per morire: atterra in una radura, ed è ancora svenuto quando il paracadutista che ha filmato tutto corre verso di lui: lo portano all’ospedale. Sta bene, gli daranno solo otto punti per la ferita sotto il mento. E appena esce può andare ad abbracciare il suo angelo salvatore.



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