lunedì 29 giugno 2020

688 - LE PERE DI BUDDHA


 

Sembra impossibile ma…

Arriva dalla Cina l’ultima novità mistico-ortofrutticola: le pere a forma di Buddha. Chi ha qualche annetto si ricorda di quando le pesche erano pesche, le mele mele, e i kiwi un frutto assai esotico di cui si favoleggiava l’esistenza nella lontana Nuova Zelanda. Poi sono arrivate le pesche-noci e i cachi-mela, le tabacchiere e i mandaranci, e una pioggia di ormai comunissimi kiwi. Ora la nuova frontiera più che ai contenuti guarda alle forme, e si apre con l’immagine più iconica della mistica orientale: il Buddha.

L’idea è venuta a Gao Xianzhang, un contadino col pallino delle invenzioni che vive a Hexia, nella Cina settentrionale. Dopo aver selezionato le pere più adatte mediante centinaia di incroci, ha ingabbiato i frutti ancora acerbi in strutture di plastica trasparenti, una sorta di stampi che riproducono le fattezze di un piccolo Buddha sorridente. Ci sono voluti sei anni di esperimenti e decine di tentativi falliti per riuscire a modellare in maniera convincente la forma del frutto, con il contadino cinese impegnato a seguirne la crescita una ad una con pazienza degna di un monaco buddhista, e a correggerne i difetti in modo da renderle più verosimili possibile.

Le prime 10.000 pere-Buddha sono state messe in vendita a 5,7 euro cadauna, e nei mercati orientali sono andate letteralmente a ruba. “La gente – dice Xianzhang - ritiene che portino fortuna e che siano carine e le compra appena staccate dalla pianta”. Il contadino, diventato ormai imprenditore, ha già deciso di incrementare la produzione ed esportare il suo prodotto anche in Europa. Preparatevi, le pere di Buddha sono in arrivo, e questo potrebbe essere solo l’inizio: siete pronti a portare in tavola le prugne di Padre Pio e le arance di Che Guevara?




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