Sembra impossibile ma…
Arriva
dalla Cina l’ultima novità mistico-ortofrutticola: le pere a forma
di Buddha. Chi ha qualche annetto si ricorda di quando le pesche
erano pesche, le mele mele, e i kiwi un frutto assai esotico di cui
si favoleggiava l’esistenza nella lontana Nuova Zelanda. Poi sono
arrivate le pesche-noci e i cachi-mela, le tabacchiere e i
mandaranci, e una pioggia di ormai comunissimi kiwi. Ora la nuova
frontiera più che ai contenuti guarda alle forme, e si apre con
l’immagine più iconica della mistica orientale: il Buddha.
L’idea
è venuta a Gao Xianzhang, un contadino col pallino delle invenzioni
che vive a Hexia, nella Cina settentrionale. Dopo aver selezionato le
pere più adatte mediante centinaia di incroci, ha ingabbiato i
frutti ancora acerbi in strutture di plastica trasparenti, una sorta
di stampi che riproducono le fattezze di un piccolo Buddha
sorridente. Ci sono voluti sei anni di esperimenti e decine di
tentativi falliti per riuscire a modellare in maniera convincente la
forma del frutto, con il contadino cinese impegnato a seguirne la
crescita una ad una con pazienza degna di un monaco buddhista, e a
correggerne i difetti in modo da renderle più verosimili possibile.
Le
prime 10.000 pere-Buddha sono state messe in vendita a 5,7 euro
cadauna, e nei mercati orientali sono andate letteralmente a ruba.
“La gente – dice Xianzhang - ritiene che portino fortuna e che
siano carine e le compra appena staccate dalla pianta”. Il
contadino, diventato ormai imprenditore, ha già deciso di
incrementare la produzione ed esportare il suo prodotto anche in
Europa. Preparatevi, le pere di Buddha sono in arrivo, e questo
potrebbe essere solo l’inizio: siete pronti a portare in tavola le
prugne di Padre Pio e le arance di Che Guevara?
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