giovedì 20 agosto 2020

724 - IL GIOCO PIU' PERICOLOSO DEL MONDO

 

Sembra impossibile ma...

A Natale del 1950 Santa Claus fra gli altri giochi lasciò sotto l'albero dei bimbi americani l'Atomic energy lab, col quale i piccoli scienziati potevano riprodurre in casa divertenti reazioni nucleari. Un kit realistico e perfettamente funzionante. Radioattività compresa.

Il tempo di ringraziare Alberto Giorgi, Fortunato Monti e Massimo Sergi per la segnalazione, e apriamo la scatola del “piccolo chimico” versione nucleare. Che contiene fra l'altro campioni di piombo-210 (radiazioni alfa e beta), rutenio-106 (beta), zinco-65 (gamma), polonio-210 (alfa), e provette riempite di polvere d'uranio. Il laboratorio giocattolo (Gilbert U-238 Atomic Energy Lab è il nome completo) è prodotto da Alfred C. Gilbert, eclettico imprenditore con un curriculum di atleta, mago, uomo d'affari e inventore. Il set è al passo coi tempi: sono passati appena 5 anni da quando “Enola gay” sganciò la bomba su Hiroshima, e la scatola è l'ultima nata delle decine di piccoli laboratori chimici già presenti sul mercato.

La pubblicità promette di “insegnare ai bambini a creare e guardare reazioni nucleari e chimiche usando materiale radioattivo” e strizza l'occhio ai genitori ipotizzando una potenziale carriera scientifica. "Vedrai panorami sbalorditivi – si legge sui cataloghi – seguirai effettivamente i percorsi di elettroni e particelle alfa che viaggiano a velocità superiori a 10.000 miglia al secondo! Puoi giocare a nascondino con la sorgente di raggi gamma sfidando i giocatori a usare il contatore Geiger per localizzare un campione radioattivo nascosto in una stanza”. La pubblicità è rassicurante: “Nessuno dei materiali può rivelarsi pericoloso, tutti i materiali radioattivi inclusi sono stati certificati come completamente sicuri dagli Oak-Ridge Laboratories della Atomic Energy Commission”.

Nel dettaglio, la scatola contiene una “cloud chamber” per osservare particelle alfa, uno “spinthariscope” che mostra i risultati della disintegrazione radioattiva su schermo fluorescente, un contatore geiger Müller a batteria per misurare la radioattività, 4 vasetti di vetro contenenti campioni di uranio naturale, "sfere nucleari" per creare un modello di una particella alfa, le istruzioni (60 pagine scritte dal dottor Ralph E. Lapp), un'introduzione a fumetti alla radioattività scritta da Leslie Groves (direttore del Progetto Manhattan) e John R. Dunning (fisico che ha lavorato alla fissione dell'atomo di uranio), un libro sulle ricerche dell'uranio e 3 batterie. Altro materiale fissile si può ordinare per corrispondenza.

Il set sarà venduto solo nel 1950 e 1951, poi sarà ritirato dagli scaffali. Motivi di sicurezza? Macché, solo perché ne sono stati venduti pochi, meno di 5.000 pezzi. Il motivo è il prezzo, assai elevato: 49,50 dollari equivalenti a circa 500 euro odierni. Il che limita il target ai rampolli di famiglie benestanti, e con qualche aspirazione culturale. Nel 1954 Gilbert scrive che l'Atomic Energy Laboratory è stato "il più spettacolare dei nuovi giocattoli educativi", sottolineando che il governo ha incoraggiato lo sviluppo del set ritenendolo valido per aiutare la comprensione pubblica dell'energia atomica. E rimarca ancora una volta che il giocattolo è sicuro, affidabile e accurato, e che al progetto hanno lavorato alcuni dei migliori fisici nucleari del Paese. Di parere contrario gli autori di una recente indagine, che lo definiscono “uno dei 10 giocattoli più pericolosi di tutti i tempi” (in una classifica che vede al primo posto il gioco delle freccette). Un altro studio ha confermato che i danni causati dall'esposizione alle radiazioni del set in effetti sarebbero stati minimi. A condizione che i campioni radioattivi non siano stati rimossi dai loro contenitori, altrimenti...

Guarda i video: nel primo apri la scatola e guarda un vero “Atomic energy lab” d'epoca, nel secondo scopri i giochi più pericolosi del mondo.

 

 

 

2 commenti:

  1. Per quale motivo nel titolo scrivete che è il gioco più pericoloso, se poi nel testo dite che in realtà il primo posto è delle freccette?

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